Il nostro metodo di allevamento lepri è distinto in varie fasi.
Guarda il video dell’Allevamento Lepri per capire come lavoriamo.
Lepri allevate a terra libere di muoversi in prati e boschi
Le coppie di lepri vengono mantenute all’interno di gabbie confortevoli realizzate in legno da noi studiate nei minimi particolari dal nido alle mangiatoie ,agli spazi coperti e aperti, composte da 3 compartimenti separati, una zona “giorno” e 2 zone “notte” ove le lepri si riparano.
Attiguo ad una zona “notte” è realizzato il nido, ove i piccoli si riparano dal freddo e dal “GIRARE” degli adulti , questo per evitare che il maschio o la femmina possano schiacciare i piccoli.
Le gabbie sono forniti di mangiatoie, griglie per la fienagione, abbeveratoio connesso ad un serbatoio capiente, allacciato alla rete idrica per garantire un flusso costante dell’acqua.
Gli animali vengono alimentati utilizzando un mangime misto granulare con aggiunta di fiocchi di granturco, alternato a mele, fieno di medica e prato stabile.
Nascita e svezzamento dei leprotti
Le “coppie” di lepri sono stabili, cioè il maschio non viene tolto dalla fattrice, la gestazione media è di 32/37 giorni.
Dopo il parto i piccoli leprotti sostano all’interno del nido, uscendo solo per l’allattamento, trascorsi le prime settimane i leprotti vengono tolti dalla mamma e trasferiti in “apposite” gabbie di svezzamento.
I leprotti vengono svezzati per 8/10 giorni, trascorsi i quali sono “lanciati” all’interno di recinti appositi, di varie metrature.
Allevamento Lepri a terra in recinto
Nei recinti l’alimento principale è l’erba ed al bisogno fieno, saltuariamente viene somministrato mangime contenente granulare di fieno, granturco e fiocchi, mele.
L’acqua è assicurata da un sistema di “ciucciotti” a caduta, i ripari per nascondersi sono dislocati in vari punti dei recinti.
I leprotti, si trovano sin da subito nell’habitat naturale avente tutte le caratteristiche che gli stessi troveranno nel corso della loro vita, bosco, prato, anfratti, poiane, falchetti, cornacchie, l’unico predatore che non conoscono se non marginalmente “esterno rete” è la volpe.
Settimanalmente, entriamo all’interno dei recinti con un cane di piccola taglia, innocuo per la sua età , ma sufficienti a stimolare i leprotti alla fuga ed aumentare “l’attenzione e l’allerta”, tanto importante, nella formazione di una lepre.